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lunedì 14 ottobre 2013

TORNEO DI TREVISO: I COMMENTI DEL MISTER

Enrico.
Conferma la settima testa di serie non incontrando particolari difficoltà fino ai quarti di finale, dove a fermarlo è il numero due della categoria: Marcato. In questo incontro si è visto un buon Enrico, volenteroso e propositivo, che ha conquistato praticamente tutti i punti lunghi, non perdendo uno scontro a controtop. Per tutta la gara ho finalmente potuto apprezzare il tentativo di seguirmi con attenzione nel voler modificare le proprie cattive abitudini: primo top di diritto anche con rotazione e dopo aver fatto bene la posizione con le gambe; partenza di rovescio, tante volte e in sicurezza; sforzarsi di comandare il gioco ed essere alla guida del palleggio. Tuttavia la partita con marcato che a sentire i presenti, nonostante un punteggio chiaramente sfavorevole, è stata tutto sommato incerta ed equilibrata,  ha evidenziato, ancora una volta, un aspetto determinante. Enrico per fare punto doveva fare cose troppo difficili.  .  Un brutto segnale se si vuole vincere una partita. Normalmente l'incontro lo porta a casa chi conquista tanti punti in modo semplice, giocando bene la parte iniziale del palleggio, che grazie ad un buon servizio, risposta e prima palla, riesce a comandare, costringendo l'avversario a dover fare cose IMPROBABILI per invertire la rotta. Di molto buono rimane il fatto che Enri mi sembra adesso finalmente cosciente di questa cosa e abbia capito che il tennistavolo vincente è uno solo, quello basato su un'aggressività intelligente, tatticamente corretta. COMANDARE IL GIOCO NON VUOLE DIRE TIRARE PIÙ FORTE DELL'ALTRO MA TIRARE PRIMA DELL'ALTRO O TIRARE SOPRA ALL'ALTRO e su questo postulato, che dobbiamo avere ben stampato nel cervello, ognuno inserisce il proprio talento e la propria fantasia. Prima il sistema e poi il genio e non il contrario. É chiaro? Concludo, ancora una volta,  ricordando al nostro Enrico che il suo futuro sportivo passa da lui e che non provare a diventare FORTE, buttando via ore e ore in palestra senza la stessa grinta che mette in partita, è proprio un peccato.

Andrea.
 Vince con autorità tutte le partite fino alla finale, dove viene sconfitto facilmente dal numero uno sulis. Tecnicamente da sistemare l'uso delle gambe nei passi laterali. . . Il tavolo non è ben coperto. Il top di diritto deve avere uno scarico maggiore del peso del corpo in avanti, con l'inevitabile conseguenza di impattare la pallina nel punto giusto. Il servizio deve diventare da una messa in gioco che non ci consente praticamente mai il comando del palleggio ad un vero e proprio colpo d'attacco. Forza Andre la rimonta è già cominciata.

Elia.
Senza molto da dire fino alla partita dei primi  sedici. Il match con vasta è sicuramente influenzato da una buona dose di sfortuna ma ciò non toglie che Eli non abbia saputo ripetere la prestazione super della settimana scorsa in campionato. Vasta non ha sicuramente le sue  capacità tecniche,  tuttavia, con una grandissima applicazione, è riuscito a portare a casa la vittoria. Partire prima è di fondamentale importanza e per poterlo fare risulta decisivo servire e rispondere con aggressività, in base alle situazioni dell'incontro, e non a quello che mi viene più facile e che sono abituato a fare. Le occasioni per fare meglio non mancheranno ma fin da subito bisogna capire che il match non sempre si può vincere asfaltando l'avversario.


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